E invece di volare via di Silvia Vecchini, illustrazioni di Beatrice Bandiera, Edizione Corsare, 2022

Redazione

 

Alla piccola protagonista capitava una cosa strana. La sua immaginazione la risucchiava e lei si poteva immergere nel fiume, nuotare sott’acqua insieme ai pesci, fare un salto nello spazio, dentro la Via Lattea. Oppure si librava a mezz’aria quando avvertiva uno stupore intenso, un senso di connessione con la natura, un’emozione che la colpiva come una rivelazione, trasportandola altrove, lontana da tutti, nel silenzio. Era come se una musica segreta la chiamasse. Lei si faceva portare. Come quel giorno a scuola in cui non riusciva più a scendere. Ma per la prima volta gli altri se ne accorsero. Allora la maestra salì su una sedia e, allungando il braccio, le tese una matita a cui aggrapparsi.

Alla bambina capitò ancora di staccare i piedi da terra. Per non lasciarsi trascinare, tenne sempre in tasca la matita e, invece di volare via, SCRISSE.

I versi immaginifici di Silvia Vecchini e le illustrazioni visionarie di Beatrice Bandiera, sospese tra realtà e sogno, raccontano la sintonia profonda con la natura, l’effetto benefico del silenzio e il viaggio verso altri mondi che la poesia, e l’arte in generale, sanno ispirare.

Un albo fortemente metaforico che vuole essere anche un invito più ampio per ciascun bambino a riconoscere ciò che lo fa volare via, che lo attrae nel profondo, che gli fa battere il cuore.

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