Carolina Sperti incanta la Notte Bianca della Poesia

di Nicola De Matteo

 

Durante la 12^ edizione della Notte Bianca della Poesia è stato l’antico e suggestivo Chiostro delle Benedettine nel Borgo Antico di Giovinazzo (Ba) ad ospitare le sculture dell’artista leccese Carolina Sperti. Tre sculture. Tre figure slanciate di donna. Tre capolavori.

Con eleganza e sobrietà la Sperti ha ancora una volta stupito il pubblico che ha affollato uno dei sei luoghi dove si è svolta la kermesse di poesia, ammirando i suoi lavori.

È un progetto dove creature oniriche e poetiche sono narrate con lo sguardo attento e meticoloso di una donna del Sud, con il suo personalissimo mondo fluttuante. L’artista leccese ha creato da anni un “personal style” che esplora l’animo sensibile delle donne. Una magia. È impossibile incrociare lo sguardo di queste donne, in cui è racchiuso un mistero ancestrale di eleganza e sobrietà e non esserne ammaliato.

Le sculture di Carolina Sperti rappresentano donne che cantano non già un sud oscuro, di emarginazione e conflitti sociali, ma sono un grido puro dell’anima e un inno a uno stile di vita silenzioso e laborioso grazie ad un candore diabolico che cattura anche l’osservatore distratto. Donne libere e pensatrici, dunque, con una forza espressiva deflagrante che cingono, con le loro lunghe braccia, un percorso verso la conoscenza di sé.

Il pubblico della Notte Bianca della Poesia di Giovinazzo ha condiviso, così, emozioni e sguardi apparentemente assenti con lo spirito raffinato dello studente che guarda per la prima volta una grande opera con quello stupore genuino negli occhi che è incanto, che è bellezza, che è gioia.

Arte e poesia si sono incrociati e si si sono riconosciuti al Chiostro delle Benedettine dell’hotel San Martin grazie a Carolina Sperti.

 

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