Ramona la peste di Beverly Cleary, illustrazioni di Jacqueline Rogers, il Barbagianni editore, 2022

Redazione

 

Esilarante, indomabile, irritante, bizzosa, esplosiva ma anche tenerissima, buffa e insicura: è Ramona la peste, alle prese con i suoi primi giorni di scuola, pronta a conquistare con la sua genuina irriverenza lettrici e lettori di ogni età.

Per Ramona è arrivato il momento di frequentare il Kindergarten, la classe-ponte che in America prepara al primo vero anno della primaria. La sua incontenibile esuberanza, però, la porta ben presto a creare scompiglio e a superare i limiti: finge di russare per dimostrare quanto sia brava a riposare, tira i capelli a un’altra bambina perché i suoi ricci sono irresistibili, fraintende le parole dell’insegnante e fatica a seguire le regole che vengono imposte. Non c’è da stupirsi che persino i suoi coetanei la chiamino “peste”.

La penna esperta di Beverly Cleary si sofferma a tratteggiare, con grazia, oltre che con sguardo acuto e umorismo sottile, il rapporto, pieno di aspettative, che si crea fin dal primo momento con Miss Binney, la sua maestra. Attenta, affettuosa, decisa, capace di chiedere scusa per un (esilarante) malinteso, questa figura accogliente ma autorevole entra immediatamente nel cuore della piccola Ramona e anche in quello dei lettori. Non mancano poi gli episodi buffi di quotidianità con i compagni di scuola, tra ripicche, piccole cattiverie, curiosità, insicurezze, maldestri tentativi di piacere e di essere accettata. Insomma, per i piccoli lettori ci sarà di che immedesimarsi e divertirsi.

Emerge nelle descrizioni, nello scambio serrato dei dialoghi e nei pensieri esplicitati di Ramona, lo sguardo modernissimo sull’infanzia dell’autrice, in netto anticipo sui tempi, che fotografa adulti incapaci di entrare con delicatezza nel vissuto fragile ed esplosivo dei bambini e di rispettare quel loro sentire così intenso. Uno sguardo capace di rappresentare, tra una risata e un sospiro, le dinamiche e i fraintendimenti che costellano il difficile, quotidiano confronto tra mondo dell’infanzia e pensiero adulto.

Particolarmente interessante risulta ad esempio tutta la vicenda legata alla grande festa di Halloween. Accanto a esilaranti scenette, battute surreali e perfette vendette della tremenda Ramona che anela a diventare “la più peggiore strega del mondo”, si sottolinea anche quell’atavica paura dei bambini di non essere riconosciuti, di non esistere. E la necessità di avere adulti responsabili e capaci di accogliere queste paure, rafforzandone l’autostima.

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