Epigrammi di Cosimo Rodia

di Claudia Zuccarini

 

Rodia è un esperto saggista, cultore e scrittore di letteratura per l’infanzia ed anche poeta. La sua produzione bibliografica è vastissima e variegata. Nell’ambito della poesia si è cimentato con vari generi, tra questi gli epigrammi, componimenti brevi e incisivi che in pochi versi richiamano immagini vivide e suggestive.

Nata da una raccolta di post giornalieri su Facebook, questa pubblicazione presenta 485 epigrammi di vario tema, sebbene l’amore sia l’elemento trainante e il fil rouge di componimenti che molto rivelano dell’autore. La forte preparazione umanistica e l’esperienza della scrittura si evincono dai dettagli, dalla presenza di figure retoriche dosate e pregnanti, da termini che hanno un profumo d’antico, mescolati ad una strutturazione contemporanea dei versi.

Alcuni epigrammi si dissolvono come fumo di sigaro nell’etere, altri sono carichi di pathos ed emotività, altri ancora manifestano una sensualità rivestita da grazia ed eleganza.

In chiusura ho trovato molto interessante e condivisibile la postfazione dell’autore, una riflessione sul fare poesia e sul senso della poesia stessa, contestualizzata nei tempi attuali.

Rodia è un uomo della mia terra e in lui ritrovo dei climax e delle costanti espressive a me care. Vi invito alla lettura, riportando alcuni epigrammi tra i tanti che ho apprezzato.

 

Pennella

il tuo odore

una primula

su un tappeto

increspato

di piante

selvagge.

 

Impasto l’inverno sottovuoto

alzando bandierine

senza la fragranza di un addio.

Il bene, il male, il dovere…

ninnoli in credenza!

 

Sono caduto in appena un bicchiere

di vuoto segnando il tempo

del non ritorno; sono caduto

stentoreo e ho appeso alla quercia

i sogni rubati. Domani

ci sarà una nuova alba!

 

Ho fretta; non ferma

non v’è fermata

bisogna saltare in corsa

sul predellino

non chiedetemi altro

ho fretta

manca il tempo,

vi prego

non trattenetemi, né parlatemi

ho fretta

mi alleno, appena, a saltare

non c’è una fermata

non salirò comodo dagli scalini

e nessuno mi aprirà la porta

salterò…

perché ho fretta

nessuno me ne voglia

non c’è più tempo

devo andare!

Ho fretta!

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