La scuola italiana e Manzoni a 150 anni dalla scomparsa con un libro sulla tradizione

Pierfranco Bruni*

 

La scuola e Manzoni. Un dialogo costante e positivo. A 150 dalla morte di Alessandro Manzoni. Uno scrittore che fa da cerniera tra secoli e storie. Dalla fase rivoluzionaria al Romanticismo. Dalle tragedie agli inni, dal romanzo alla filosofia tra Sette-Ottocento e profetiche letture del Novecento. La scuola italiana resta al centro del dibattito didattico sul romanzo e la lingua di Manzoni. Proprio per l’occasione dei 150 anni abbiamo realizzato un lavoro importante per celebrare Manzoni con studiosi e docenti di tutta Italia. Un viaggio esemplare nella Tradizione della letteratura italiana con il contributo di studiosi che hanno raccontato Manzoni non solo nel contesto tra Illuminismo, Risorgimento e Romanticismo, ma anche a partire da una “eloquentia volgare”, ovvero da Dante, sino alla “rivoluzione” linguistica che va da Tommaseo a Verga e D’Annunzio. Un testo unico di oltre 320 pagine con l’intreccio tra pensiero letterario, filosofico, politico, estetico, epistemologico.
Gli studiosi sono: Annarita Miglietta, Roberta Mazzoni, Simona Giordano, Pasquale Guerra, Micol Bruni, Danilo Chiego, Arjan Kallço, Rita Fiordalisi, Alessandro Sebastiano Citro, Marilena Cavallo, Luana D’Aloja, Gianluigi Chiaserotti, Gioia Senesi, Maria Teresa Alfonso, Antonietta Micali, Luca Siniscalco, Mauro Mazza, Arianna Angeli, Rosaria Scialpi, Giuseppe Terone, Davide Foschi, Tonino Filomena, Patrizia Tocci, Franca De Santis, Stefano Vicentini, Felice Foresta, Cosimo Rodia, Pasquale Rineli, Ippolita Patera, Adriana Mastrangelo, Nino Giordano.
Il Progetto è patrocinato dalla Camera dei Deputati, dal Comune di Milano e dai seguenti Istituti culturali e scolastici: Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, Associazione culturale “Terra dei Padri”, Biblioteca Nazionale di Cosenza, Fondazione Thule Cultura, Premio Letterario Nazionale Troccoli Magna Graecia, Centro di Ricerche e Studi Economici di Sociali per il Mezzogiorno Lauropoli Cs, Parco Letterario Salvatore Quasimodo Roccalumera (Me), Accademia D’onore Centro Studi Delfico, Accademia Tiberina, Polo Tecnico Scientifico “Brutium” – Cosenza, Polo Liceale “G. Mazzatinti” – Gubbio (PG), Liceo De Sanctis Galilei – Manduria (TA), Istituto comprensivo “Casalini” – San Marzano di San Giuseppe (TA).
Altri comuni patrocinanti: Città Metropolitana di Messina, Comune di San Lorenzo del Vallo (Cs), Comune di San Marzano di San Giuseppe (Ta).
In questo Manzoni che va dalla Tradizione in viaggio alla riaffermazione della identità nazionale [“Alessandro Manzoni. La tradizione in viaggio”, Solfanelli] c’è tutto il percorso che ha compiuto un secolo significativo per la lingua e la storia dall’Italia pre unitaria alla fase post Porta Pia.
Un intreccio che certamente parte da Dante, ma che si concretizza all’interno di un processo sistematico che tocca le diverse realtà regionali in una visione che giunge sino alla Grande Guerra. È un dato di fatto che viene sottolineato proprio attraversando la figura e l’opera di Manzoni.
Di quel Manzoni non solo dei “Promessi Sposi”, ma dell’intera sua opera compreso il tanto attuale e discusso “La colonna infame”.
Perché ancora oggi Manzoni mostra la sua modernità?
Eppure non essendo contemporaneo lo si legge, soprattutto oltre la stagione scolastica, come un riferimento del pensiero occidentale e in modo particolare come quel classico che pone al centro lo scontro tra il bene e il male e a vincere, dopo diversi pellegrinaggi e naufragi, è sempre il bene.
È la testimonianza, tutto ciò, di come è possibile mettere insieme idee, approfondimenti, letture e interpretazioni che danno un senso alle culture filtrandole in una metodologia sia scolastica e didattica che in una dimensione storica i cui ricercatori, qui menzionati, hanno posto all’attenzione.
Ancora una volta si manifesta la necessità del ruolo che può rivestire la cultura, basata su fondamenti di ricerca, all’interno del mondo scolastico. Non sempre è facile. Non sempre risulta fattibile. In questo progetto nazionale ci siamo riusciti. La curatela è di Stefania Romito. Uno sforzo immane, chiaramente, ma unico perché aver coordinato un itinerario del genere non è stato semplice. Da oggi in poi molte presenze di studiosi sono al centro delle celebrazioni manzoniane. Ma ciò significa, oltre aver realizzata questa impresa, che la cultura letteraria resta al centro di quelle comparazioni che vanno dalla storia alla filosofia, dalla teologia alle antropologie.
Gli studiosi hanno sviluppato, infatti, un lavoro di prestigio che apre una via nuova alla interpretazione di tutta l’opera di Manzoni e del Risorgimento-Romanticismo rivolto alle finestre delle nuove generazioni. Quindi la scuola resta ancora una volta fondamentale.

*Coordinatore del Progetto Manzoni 150

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