Largo al Soylent di Rosa Colella, G.C.L. edizioni, 2023

di Giusy Carminucci

 

“Largo al Soylent” è un’interessante lettura di versi, che scavano nel profondo dell’esistenza.

L’autrice Rosa Colella, in arte Phlebas, gioca con scenari, che riportano immagini di una realtà in cui l’umanità si perde nella logica del dominio e di false descrizioni. A volte con elenchi( letti tutti d’un fiato, per rappresentare una porzione di realtà come in romanzi muti),la poetessa abbozza, nelle sue 71 liriche, una vera e propria definizione di vita, come in “Sere“, quando dice “(…)una storia già scritta,/ zeppa di schiavismo/ ingiustizia/ prevaricazione/ e violenza, /in lochi alti e falsi./ Ed è una tragedia ordita/ che va in scena/ con gli stessi attori/ del martirio di se’/ che applaudono/ ai carnefici.”  O, ancora, quando propone insolite ricette , come quella in “ Appunti”, in cui declina ingredienti di una esistenza coinvolta in realtà di affettività negate. “Appunti su agende, riposte in angoli / di valigie, disfatte da ordinanze/ di reclusione, di affettività negata/ in un mondo stralunato dalla realtà.”

Leggiamo con partecipazione in questa silloge versi che si susseguono in un fare di dolore e di drammaticità, mentre si dipana una vita che scorre. Ma il dramma che rende visibile storture, ingiustizie, povertà , abissi, devastazioni ambientali, non consente l’indifferenza. Tutt’altro, è punto di forza della poesia di Rosa Colella l’intento di ispirare con le parole comportamenti atti a costruire un mondo diverso. Quella di Phlebas, infatti, è una poesia impegnata, ma anche impegnativa, perché, partendo da un ricordo sensoriale, che può anche far parte della memoria del presente, costruisce un panorama diverso, lasciandosi attraversare da uno spessore culturale fatto di militanza politica e di misticanza tra le arti… e questo la nostra poeta lo fa con uno stile aulico, in cui il lessico gioca con significati e campi semantici, per creare immagini e contesti, con una punteggiatura al servizio dell’interpretazione.

In quasi tutti i testi di “Largo al Soylent “troviamo periodi lunghissimi, con una quasi assenza di segni di interpunzione ad esprimere, si direbbe, l’enfasi e la concitazione con la quale si manifestano gli stessi versi . Quella proposta da Phlebas è una conversazione a volte intima, a volte dialogica, come nella poesia “Sagome”, dove tenta di dare una risposta alla domanda ‘Chi siamo noi?’ “(…) sospese le scale dell’immaginario (…) restiamo immobili e immutati/  nelle sagome amorfe/ disegnate per noi./ Ne’ morti ne’ vivi/ transeunti passeggeri/ del dolore.”

Volendo porre l’accento alla semantica a volte sembra che ci si imbatte in un’incongruenza di titoli rispetto del testo poetico, mentre è solo un esercizio di ricerca di significati, oltre i significanti che l’autrice offre al lettore. Quindi, mai è tradita la costante, relativa alla profondità di pensiero, espresso con vera attenzione al significato. Se si pone l’accento alle singole parole, si può scoprire come la Nostra prediliga dei concetti, che lascia ritornare spesso nei suoi versi: rivoluzione, libertà, indipendenza, guerra, mari, vele, orizzonte, noia, tempo , (“ (…) la catena del tempo/ossessione circolare”), infinito …quello che colpisce è l’amorevole delicatezza con la quale la poetessa descrive il mondo, quasi fosse una pittrice- musicista:  come in “ Un vento che soffia …”, in cui si diletta a spennellare con le parole l’arrivo della primavera . Mi piace sottolineare come Rosa Colella ponga l’accento sulla distruzione della natura ad opera di una umanità scellerata, come in “ Alberi””(…) verde vita/ ferita a morte “.

Ma anche alla presentazione del quadro verosimile ch’ella fa di uno spaccato di realtà molese con “Motivetti ”, soprattutto quando si sofferma a descrivere la piazzetta “(…) incuneata tra strade indefinite/ e strane/ per il loro essere vicine/ e lontane(…)”, o quando dà forma alla moglie del fruttivendolo “Puliva e tagliava la verdura (…) pallida e semi- nascosta,/ dall’oscurità della bottega”.

Un altro nucleo tematico di particolare rilievo è l’ originale modo che la Nostra predilige nel descrivere la figura femminile, particolarmente nella poesia “Matrioska”, in cui troviamo “(…) una delle bambole impilate / come un albero di fico cresciuto”. Per considerare la “(…) scelta di essere genitrice/ senza istruzioni e guide/ costruendo una ‘ sovietica infanzia ‘/ per piccoli grandi umani”. Fino ad arrivare “ (…) all’ultima delle bambole/ che saprà forse accogliere/ ed abbracciare senza chiedere.”

La storia dell’artista è fondamentale per comprendere il suo pensiero e l’azione delle sue parole, che sanno scavare nelle profondità dell’esistenza. Rosa Colella, sin da piccola, ‘stringe un sodalizio intenso con le parole e la carta’ come si definisce ella stessa in maniera precisa nella biografia, che si legge in quarta di copertina. Per lungo tempo non predilige la pubblicazione dei suoi versi in forma di libro; ma continua a scrivere, a partecipare a numerosi reading con le composizioni libere, in quanto sciolte dai vincoli di una singola pubblicazione, quasi fosse un abito di carta troppo stretto per il suo pensiero di ampio respiro.

Milita ne” Le Brigate dei poeti rivoluzionari” con le quali pubblica la prima raccolta, intitolata “Le storie di Phlebas”, del 2020. Due anni dopo stampa il quaderno di poesia “Scompigliata dal Maestrale”, con la Vitale Edizioni. Partecipa ad alcune Antologie Collettanee e collabora con una rivista mensile, per la quale cura la rubrica di poesie “L’angolo delle Brigate”. Prendendo parte alla prima edizione del Torneo dei poeti nel 2021 e arrivando finalista ottiene come premio la pubblicazione, dalla G.C.L. Edizioni, di “Largo al Soylent “, realizzando questa “raccolta di versi di sabbia” come li definisce lei stessa nel sottotitolo di questo di questa silloge.

Eppure non ha affatto la consistenza della sabbia la dimensione poetica di Rosa Colella, che con i suoi versi invita, chi si accosta alla sua creatura, a realizzare una vera e propria trama corale, permeata di un concreto e quanto mai responsabile “Noi”.

 

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