Alla presenza di un pubblico molto attento, Carlo Solferino (presidente de La Casaccia) ha presentato gli artisti inclusi nell’antologia: Maria Giovanna Campagnolo, Alfredo Chironi, Mirene Geninet, Rosa Lauro, Maria Antonella Longo, Annibale Pace, Lucia Pelagi, Tina Quaranta, Gabriella Rodia, Carlo Solferino; e di ognuno ha presentato un medaglione critico sulla tecnica utilizzata e sul risultato raggiunto. Subito dopo Cosimo Rodia ha compiuto una prolusione sulle ragioni dell’operazione editoriale, definita azione di verità o prova di esistenza in vita della poesia e dell’arte al Sud, vista l’amnesia dei critici nazionali e dell’accademia, come si evince dalle antologie pubblicate dai grandi editori, in cui da Napoli in giù vi sarebbe il deserto culturale (cfr. le antologie della Carocci, della Marsilio, della Bompiani, di Qodlibet…). L’antologia è una piccola testimonianza, per Rodia, di poesia sangue, opposta alla poesia ‘da tinello milanese’ già criticata da Carmelo Bene. Una poesia da cui emerge non un Sud fatalista, rassegnato e attendista, ma un Sud che ha memoria, che non dimentica, che vuol cambiare senza rinunciare a quello che è stato (ecco, allora, la poesia del sogno liberante di Giancane; quella identitaria col richiamo all’umana ingegnosità di Cataldini; ai doni ricchi e ciclici della terra di Campagnolo; alla critica degli stereotipi di una civiltà castrante di Evangelista; alla forza memorabile degli archetipi di Luceri; al Sud che si vuol rialzare senza svendersi della Maremonti; della forza dei contadini come paradigma per affrontare le ambasce di Rodia; il Sud come l’alfa e l’omega dell’esperienza umana di Zaffarano; la condanna del pregiudizio che condiziona la quotidianità di Zilli). Così è stata la volta proprio dei poeti: Marilena Cataldini, Annarita Campagnolo, Leo Luceri, Grazia Maremonti, Cosimo Rodia, Alessandro Zaffarano, Giuseppe Zilli (Scusati per l’assenza: Daniele Giancane e Maurizio Evangelista, di cui Gabriella Rodia ha letto le liriche). Nel corso del reading ognuno si è espresso sulla finalità dell’antologia ed è emerso il bisogno di una Carta poetica del Sud, per la quale Cosimo Rodia si è reso disponibile, col supporto mediatico di “Interzona news”, a organizzare un tavolo di riflessione per oggettivare la proposta.
Il Maestro Raffaele Argentieri ha curato l’intrattenimento musicale, con uno speciale sottofondo predisposto per ogni testo poetico letto.