Poesia di Giosuè Carducci

Scelta da Barbara Gortan

 

Il bove

T’amo, o pio bove; e mite un sentimento

Di vigore e di pace al cor m’infondi,

O che solenne come un monumento

Tu guardi i campi liberi e fecondi,

 

0 che al giogo inchinandoti contento

L’agil opra de l’uom grave secondi:

Ei t’esorta e ti punge, e tu co ’l lento

Giro de’ pazienti occhi rispondi.

 

Da la larga narice umida e nera

Fuma il tuo spirto, e come un inno lieto

Il mugghio nel sereno aer si perde;

 

E del grave occhio glauco entro l’austera

Dolcezza si rispecchia ampio e quieto

Il divino del pian silenzio verde.

 

(In copertina foto di Ismail Ferdous [particolare])

 

 

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