La figlia di Tore a Vange |
La fontana della vergine |
la ballata |
il film |
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Inger invoca Odino
Mareta e Tore pregano Dio
Parallelo tra
Inger:- che lavora
– è brutta
– è impura
– è cattiva
– è disprezzata |
La figlia di Tore di Vange
nel letto s’indugia a dormire;
mattutino è già suonato
ma Dio non la vuole punire.
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e Karin: – che riposa
– è bella
– è vergine
– è buona
– è vezzeggiata |
La madre sale a destarla
– fresca è ancora la foresta –
“Figlia mia, alzati, è l’ora
in chiesa di andare“.
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Bisogna andare in chiesa a sciogliere un voto.
Solo una vergine può portare le candele alla Madonna.
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Fiera, Karin nel letto seduta
intreccia i suoi lunghi capelli dorati
e mette la veste di seta
che quindici vergini hanno tessuto.
Fiera Karin indossa la cotta
di fili d’oro fiammeggiante,
e sopra l’azzurro mantello.
Così per la chiesa è abbigliata. |
La preparazione:
in positivo: – la veste
– il pane
– le raccomandazioni
– i baci
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in negativo:
– il rospo |
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Altri personaggi e loro commenti:
la credente
lo scettico |
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Il viaggio di Karin e Inger:
1° incontro:
– l’uomo del ballo (che aveva sedotta e abbandonata Inger) tenta Karin inutilmente.
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2° incontro: prima di inoltrarsi nella foresta e prima di guadare il fiume, incontro con lo stregone (è l’incarnazione di Odino?)
Karin procede; Inger ha paura. |
Nel cuore della profonda foresta
tre pastori vede venire
“Diventerai la nostra donna:
la tua giovane vita ne risponde!”
“Non sarò la vostra donna
e lo dirò a mio padre.”
“La sua collera non ci fa paura:
tu sarai la nostra donna!” |
3° incontro: i pastori
la falsa apparenza
la seduzione con inganno
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Essi violentano Karin, la fiera
e la uccidono.
Per i capelli d’oro la trascinano
in un cespuglio di bianca betulla
tenendola per le trecce, le sbattono
la testa su un grosso ramo.
Dal corpo il capo separano:
dal suolo zampilla un limpido ruscello. |
La violenza su Karin.
Il delitto.
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Ne afferrano le vesti d’oro
riempiendo le sacche di pelle.
Il corpo nel fango interrato
il bottino portano al villaggio. |
Il furto della veste.
La fuga del pastorello. |
Accade che avendo scelto
lo stesso sentiero di passaggio
dopo un lunghissimo errare
giungono infine a Vange. |
Il viaggio (fuga) dei pastori.
Il loro incontro con Tore, a Vange:
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Alla sua fattoria, scorto
mastro Tore davanti la porta:
“Mastro Tore, vestito di pelli
dateci sale e pane!” |
I tre pastori ingannano Tore.
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Appena entrati portano loro
idromele e buon vino. |
Tore invita i pastori a cena.
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Il malessere del pastorello. |
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Gli avvenimenti della notte:
– lo scettico e il pastorello (“Vedi il fumo? Rimane acquattato, serpeggia, striscia e potrebbe invece slanciarsi nell’alto, nell’azzurro del cielo: ma non lo sa, non osa… Così l’uomo“.)
– l’urlo del pastorello
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Mastro Tore comincia a lamentarsi:
“Come tarda mia figlia a rientrare!” |
– la paura di Mareta |
Sua moglie lo porta a dormire
poi i pastori la raggiungono.
“Comprateci questa camicia di seta
lavoro di nove pulzelle“.
Quando Mareta vede la camicia
gran pena le serra il cuore. |
– i pastori tentano di vendere la veste di Karin
– Mareta scopre la verità |
Ella sale nella camera alta
dove il marito ancora veglia.
“Svegliati, caro marito
vostra figlia è morta, senza dubbio,
i pastori hanno la camicia tra le mani:
Il mio cuore è annientato!” |
– Mareta informa Tore
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– Inger racconta la verità a Tore |
Brandisce la spada nuda in mano
uccide un pastore, un secondo,
poi uccide il terzo.
Getta allora la sua spada a terra: |
la vendetta di Tore:
– preparazione rituale pagana
– l’attesa del risveglio dei pastori
– la vendetta: spietata per i fratelli maggiori; accidentale per il piccolo.
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Tore cerca il corpo di Karin.
Tore trova il cadavere di Karin: |
“Dio mi perdoni la vendetta!”
Che cosa dobbiamo fare per penitenza?
Erigere una chiesa in pietra?
La farò con le mie stesse mani, subito.
Fresca è ancora la foresta.
La chiameremo “Castelletto”. |
– il suo dolore
– la sua protesta per il “silenzio di Dio” (“Tu vedi? Dio! Tu vedi? Vedi la morte di un’innocente, la mia vendetta? E non l’hai impedito. Io non ti capisco. Eppure adesso chiedo il tuo perdono. Non conosco altro mezzo per conciliarmi con queste mie mani… Ti faccio voto in penitenza del mio peccato di edificare una chiesa. Qui… di calce e di pietra e con queste mie mani“)
La riparazione e il voto di Tore. |
Sugli alberi si schiudono le foglie. |
Il miracolo: Inger si lava.
Mareta lava la testa della figlia.
Lo scettico guarda in alto. |