Non è semplice la lettura della sua sterminata produzione, sebbene l’eccellente introduzione e traduzione di Pietro Zveteremich vengano in aiuto nell’interpretazione. Donna estremamente colta, la Cvetaeva era consapevole della qualità e dell’altezza dei suoi scritti e il suo linguaggio denso di allegorie e riferimenti storico-letterari ermetici testimonia la ricchezza ideativa di una mente fervida e appassionata. Bisogna leggere lentamente i suoi versi, richiedono attenzione e sedimentazione sia per i temi che per il criptico dipanarsi delle strofe.
Una cosa emerge lampante: la grandezza di una letterata fuori dal comune.
Propongo di seguito una meravigliosa lirica, non breve ma di più immediata comprensione. Tentativo di gelosia Come state con quell’altra –
più semplice, vero? – Un colpo di remo!
Lungo la linea della costa
se n’è andato presto il ricordo di me, isola flottante?
(nel cielo – non sulle acque!)
Anime, anime! – sorelle dovete essere,
non amanti – voi! Come state con una donna
semplice? Senza divinità?
Deposta dal trono la sovrana
(e da esso disceso), come state – vi date da fare –
vi raggrinzite? Vi alzate – come?
Con il dazio dell’immortale mediocrità
come ve la cavate, poveretto? 《Spasimi e intermittenze,
basta! Mi prenderò una casa.》
Come state con una qualsiasi –
voi, eletto mio? V’è più connaturato e commestibile
il cibo? – Non nascondere il successo!
Come state con un simulacro –
voi che avete calpestato il Sinai? Come state con un’estranea,
una 《terrestre》? Per la costola – v’è cara?
La vergogna con le briglie di Zeus
non vi frusta la fronte? Come state – come vi sentite –
cosa potete? Cantate – come?
Con la piaga dell’immortale coscienza
come ve la cavate, poveretto? Come state con un articolo
da mercato? La servitù è dura?
Dopo i marmi di Carrara
come state con la polvere di gesso?. (Dio scolpito,
in una gleba – e frantumato!)
Come state con una centomillesima –
voi, che avete conosciuto Lilith?! Dell’ultima novità di mercato
siete sazio? Stanco delle maghe,
come state con una donna
terrestre, senza i sesti
sensi?
Via, per la testa: siete felice?
No? Nella frana senza profondità –
come state, mio caro? È più pesante?
È forse così – come per me con un altro?