Filmacci – Cento film italiani da evitare dal 2000 ad oggi di Filippo Morelli e Cesare Paris, Bibliotheka, 2023

Redazione

 

Dal 2000 a oggi il cinema italiano ha prodotto un’infinità di pessimi film. Non solo pellicole trash e imbarazzanti pastrocchi, ma anche opere spesso incensate dalla critica o idolatrate dal pubblico, che, a un esame più attento e a una lettura più analitica, rivelano crepe strutturali evidenti e profondissime. Di questi “capolavori al contrario” i critici cinematografici Filippo Morelli e Cesare Paris hanno fatto un attento esame selezionandone cento. È nato così Filmacci. Cento film italiani da evitare dal 2000 a oggi, per le edizioni Bibliotheka.

È una parte cospicua, anche se non esaustiva, della peggio gioventù della nostra settima arte. Un viaggio trasversale in un oceano di bruttezza che ha cercato di non tralasciare nulla, per quanto possibile: film che non sono stati visti nemmeno da chi li ha girati accanto a cinepanettoni in totale disarmo; esordi di autori oggi considerati maestri a braccetto con stanche parabole comiche di registi con pochi argomenti. E, ancora, pellicole indipendenti e lacrima movie, horror senza capo né coda, le grottesche maschere divenute – senza motivo – star del tubo catodico e spinte a forza nel grande schermo.

Per questo Morelli e Paris non risparmiano nessuno e tra le pellicole messe sotto esame ci sono anche opere firmate da Dario Argento e Walter Veltroni, Luciano Ligabue e Roberto Benigni, Ferzan Özpetek e Leonardo Pieraccioni, Silvio Muccino e Mario Martone. Senza dimenticare Ezio Greggio, Christian De Sica, Sergio Castellitto, i fratelli Vanzina, Neri Parenti, Roberta Torre, Alessandro Siani, Asia Argento, Federico Moccia, Paolo Genovese, Jerry Calà e Fabio de Luigi.

“Per entrare in questo libro non basta essere un brutto film”, scrivono gli autori. “C’è bisogno di una spinta in più che trasformi il semplice disprezzo in ammirazione sgomenta. Bisogna essere sublimi”.

 

 

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