La traccia di Tassi, il Barbagianni, 2024

Redazione

 

L’illustratore Francesco Tassinari, in arte Tassi, con un albo dalla carica innovativa narra una storia universale sul senso della vita.

La vita di Arturo scorre tranquilla, fino a quando decide di partire per esplorare il mondo. Prende il via così un viaggio avventuroso e straordinario, in cui Arturo si ritrova ad attraversare città e foreste, mari, montagne e addirittura il cielo e lo spazio, lasciando ovunque la sua “traccia canina” (sì, proprio quella, anche se non la vedremo mai… o quasi!). Per un po’ l’emozione della scoperta ha la meglio sulla nostalgia di casa, ma che senso ha continuare a lasciare “impronte”, se queste non si intrecciano con quelle di qualcun altro?

Nel ritmo coinvolgente della storia, immagini e parole si rincorrono in sequenze dal taglio cinematografico, con illustrazioni dal tratto pulito e fresco. La tavolozza di colori cambia per scandire le diverse fasi emotive vissute dal protagonista: mentre la città brulicante di persone e cani ritratti nella loro tranquilla quotidianità si tinge di toni tenui e rassicuranti, le scene che narrano il viaggio si infiammano di colorazioni brillanti e pittoriche, mentre i momenti più densi di pathos, come quello in cui Arturo lascia la sua casa per seguire l’istinto e la padrona alla finestra decide di non fermarlo, si fanno più ombrosi e sfumati.

 

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