Il profumo del finocchio selvatico di Rocco Stano

di Roberta Positano

 

In questa plaquette di sole dieci poesie, opuscolo di poesia dell’Università della poesia “J. R. Jimenez”, il poeta ci offre una ricca tessitura di immagini e idee che stimolano la mente e toccano il cuore, rendendone la lettura un’esperienza profondamente gratificante.

Le sue poesie sono caratterizzate da una forte intensità emotiva e da una elevata profondità di pensiero. Le immagini vivide e sorprendenti ci invitano a riflettere su temi complessi quali la natura dell’essere umano, la separazione, la connessione e il processo creativo.

L’intera raccolta è unita da un filo conduttore: “CORPO”, “MENTE” e “ANIMA”  che esplora alcuni temi dell’esperienza umana evocando immagini suggestive e simboliche.

Il ritmo è fluido e melodico e presenta sapienti pause e cesure che danno respiro alla lettura.

La prima poesia con il suo incipit “spezzato dal sole/ L’ultimo caldo non stanca/Ed è come fosse alba” creano l’immagine del sole che sebbene spezzato, emana calore, offrendo l’idea di una resistenza alla vita rafforzata dall’immagine dell’alba che simboleggia un nuovo inizio.

Suggestive quelle onde silenziose che si contrappongono alle cascate rumorose che moriranno trasformandosi in spuma di mare e giungere alla delicatezza della chiusura con quell’’ANIMA inginocchiata a richiamare un momento di riflessione e umiltà.

E’ una poesia che invita alla contemplazione, alla riflessione.

Anche nella seconda poesia troviamo una profonda riflessione esistenziale, presenta un ritmo meditativo e pausato quasi fosse un sogno. La frase “quello che c’era non era” ci dà la percezione  di una  realtà  diversa nella sua percezione materiale, e accompagna un’immagine potente di quel sole che consuma la notte a simboleggiare il passaggio del tempo o la capacità della luce che dissolve l’oscurità dell’ignoranza.

Ricca di simboli questa poesia riflette sulla natura della realtà, sul fluire del tempo, sulla ricerca esistenziale invitando il lettore alla introspezione e alla contemplazione. Il gioco di parole e le immagini contrastanti rendono il testo affascinante e denso di significati nascosti.

Intensa e malinconica è la terza poesia di STANO il cui tema è l’isolamento e la disconnessione dall’ambiente circostante chiassoso e ignorante.

Nella prima parte viene descritto l’ambiente esterno con le sue interferenze che irrita il poeta concentrato sullo stato interiore dell’io poetico. Il ritmo frammentato riflette la sensazione di disturbo e alienazione provata dal poeta.

Le immagini e i simboli utilizzati dipingono un quadro di distacco e di disconnessione dal mondo esterno, mentre la mente del poeta insegue una poesia, un significato , che sembra sfuggire in mezzo alla superficialità delle interazioni umane. Il linguaggio semplice ma evocativo cattura efficacemente il senso di solitudine e la profonda ricerca di autenticità che caratterizzano quest’opera.

La quarta poesia in un luogo oltre il tempo e lo spazio evoca un desiderio di unione spirituale e intellettuale. Le immagini della neve e dei melograni ardenti creano un contrasto potente tra il freddo e il calore, simbolizzando la fusione degli opposti. L’idea di un “orgasmo sacro” e una “ metafora nuova” riflette la ricerca di un’esperienza poetica e spirituale unica. La chiusura con “CORPO e MENTE” sottolinea la totalità dell’essere umano nell’incontro desiderato.

La poesia numero cinque rappresenta una profonda riflessione su un mondo diverso, con una struttura che ripete domande retoriche per esplorare la natura del cambiamento e della differenza. Le immagini del finocchio selvatico e del sambuco fiorente evocano sensazioni vivide e contrastanti.

La ripetizione di “diverso” e la riflessione sull’anima portano il lettore a interrogarsi sul proprio posto nel mondo. L’immagine del falco che vola in punta di vento aggiunge un senso di libertà e bellezza alla visione di un mondo alternativo.

Il tema della sesta poesia è l’esperienza condivisa e l’incomprensione tra individui. La struttura interrogativa e la ripetizione di “Parliamo di” e “che ne sapete” creano un ritmo insistente che sottolinea l’alienazione e la solitudine. L’elenco delle esperienze vissute, come “le notti stellate” e “i bagni notturni”, conferisce una dimensione personale e intima. L’inclusione di “CORPO”, “MENTE” e “ANIMA” rende il discorso universale, richiamando l’attenzione sui diversi aspetti dell’essere umano.

Attraverso l’uso dell’umorismo nella poesia numero sette si esplorano concetti cosmici e filosofici. L’immagine dell’universo nel pugno di una mano e lo starnuto che diventa il Big Bang è sorprendente e creativa. La riflessione su “CORPO e MENTE” e l’idea di ingannare l’anima con una chiave che apre le porte del tempo aggiunge un livello di profondità, suggerendo la ricerca di significato e di controllo sul proprio destino.

Viaggiando attraverso la natura e l’universo, con immagini evocative che vanno dal serpente al falco, dalla terra ala mare esploriamo la ottava poesia. La struttura a cascata delle immagini crea un senso di movimento e scoperta. La ripetizione del termine “testimone” sottolinea l’idea che ogni elemento della natura osserva e racconta la storia dell’esistenza. La chiusura con il poeta che cerca nuove parole evidenzia la funzione del poeta come osservatore e creatore.

La nona poesia pone alcune riflessioni sul processo creativo della scrittura poetica, paragonandolo alla preparazione del pane. Le immagini di acqua, farina e lievitazione creano una metafora culinaria che rende tangibile il processo intellettuale e spirituale della creazione. La trasformazione delle idee in parole e la riflessione sul sogno come fonte di ispirazione conferiscono un senso di sacralità alla poesia. La chiusura con l’idea di eucarestia sottolinea la poesia come offerta e dono.

La decima poesia ci offre una visione sfaccettata della poesia e del suo ruolo nel mondo. Attraverso le voci di vari poeti, Stano esplora le molteplici dimensioni della poesia: gioco, amore, moralità, saggezza e umanità. La poesia emerge come una forza potente e trasformativa, capace di aprire la mente e il cuore, ma anche come un riflesso della condizione umana, sempre in cerca di completamenti e comprensione. Con un linguaggio evocativo e simbolico, stano invita il lettore a considerare le molteplici facce della poesia e il suo ruolo essenziale nella vita umana.

In conclusione le poesie di Rocco Stano sono una testimonianza della sua capacità di esplorare temi complessi e universali attraverso un linguaggio evocativo e simbolico. La sua originalità stilistica e la profondità delle riflessioni fanno delle sue opere un contributo significativo alla poesia contemporanea. Stano riesce a creare un dialogo tra il mondo esterno e l’interiorità dell’individuo, offrendo al lettore uno spazio di contemplazione e introspezione. La sua poesia, con la sua combinazione di musicalità, immaginazione e saggezza, lascia un’impressione duratura e invita a una continua riscoperta.

 

 

 

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