Il Professore di Lucia Bocale, Cantieri Creativi, 2024

di Maria Pia Latorre

 

Dopo il romanzo “L’uomo della mia vita”, per la casa editrice molisana Cantieri Creativi, “Il Professore, omaggio ad Antonio Casolino”, con introduzione di Antonietta Aida Caruso, è la seconda opera letteraria di Lucia Bocale, data alle stampe nel giugno di quest’anno, sempre per Cantieri Creativi.

In breve la trama. Una giornalista, che risiede a Bologna, viene mandata dal suo giornale in trasferta a Termoli, per fare un servizio sul nuotatore Antonio Casolino, detto “il Professore”.

Tornando nella cittadina dove aveva vissuto la sua infanzia e adolescenza, la reporter ritrova i suoi più intimi ricordi assopiti e le persone della sfera affettiva che aveva lasciato partendo. La donna porta con sé, insieme alla reflex, il pesante fardello della sua vita andata in pezzi ed il ricordo di una famiglia che si è disgregata, dopo i brevi e intensi momenti di felicità convissuta tanti e tanti anni addietro.

Basta una tapparella alzata sull’immensa distesa adriatica ed è una stretta al petto che si materializza subito in cucina, con una solitaria tazzina di caffè appesa alla parete con accanto due ganci vuoti, perfetta metafora della solitudine e della sofferenza che attanaglia l’esistenza della donna e, universalmente, di tante donne che, come lei, hanno vissuto il calvario della separazione. Di donne che hanno dovuto rielaborare, loro malgrado, un lutto gravissimo, quello della morte della famiglia amata e costruita.

Ma la donna, di cui volutamente non si svela il nome proprio a voler incarnare una tragedia collettiva che colpisce ogni anno migliaia di donne, non si arrende, e cerca di ricomporre i tasselli della sua esistenza attraverso quelli del grande e pluripremiato nuotare Antonio Casolino; proprio lei che non sa nuotare!

Un contrasto che contribuisce a mettere in luce il carattere caparbio e determinato della giornalista, che, venuta a contatto con la straordinarietà e la forza vitale del carbonaio-nuotatore, riesce a trovare in sé nuova forza e slancio vitale.

Sin dalle prime battute il romanzo cattura l’attenzione del lettore, avvicinandolo alla vita del protagonista intervistato, ma anche della giornalista coprotagonista, così come dei numerosi personaggi che incontrerà lungo il cammino, in una Termoli luminosa e bellissima.

Già di per sé l’architettura della trama è coinvolgente, dal ritmo ora incalzante ora fermo nella riflessione, con una scrittura a tratti rapida e ritmata nelle pagine d’azione, ma che si fa distesa e suggestiva nel flusso di coscienza e nelle pagine introspettive di scavo dei personaggi.

“Il Professore” è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, una lettura piacevole, scorrevole, di ampio respiro, scritta con gli ingredienti giusti per tenere alta l’attenzione del lettore e che si colloca perfettamente anche nel genere del romanzo di formazione, possedendone pienamente i requisiti, in quanto l’autrice riesce a padroneggiare sapientemente e con grande maestria gli importanti temi del recupero e della valorizzazione delle radici, attraverso una scrittura aperta e sincera.

Un romanzo, dunque, che ci parla della nostra condizione umana, ammaliata dalla ricerca spasmodica di una vita comoda e interconnessa, costi quel che costi, dimentica del sostrato culturale e affettivo dal passato da cui proviene, fatto di sacrifici e di sobrio benessere acquisito con grande fatica e gustato a piccoli morsi.

 

 

 

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