Oscar e io di Maria Parr ed illustrato da Åshild Irgens, Beisler Editore, 2024

Redazione

 

In un piccolo villaggio nel cuore della Norvegia, c’è una grande casa rossa e sciupacchiata che si affaccia su un bosco tanto amato e mai temuto, dai mille colori cangianti a seconda delle stagioni. Qui, insieme ai genitori, Ida e Oscar riempiono la loro vita di piccole e grandi avventure. Ida ha otto anni, è paziente e gentile. Oscar di anni ne ha cinque, non è per nulla paziente, ha l’argento vivo addosso e una fantasia che galoppa. Mica facile dividere la cameretta e la giornata con un tipo così.

In 12 capitoli, ognuno una storia a sé a comporre l’affresco familiare, Maria Parr descrive il potere straordinario della quotidianità; i litigi tra fratelli sulla scelta del letto a castello; le disquisizioni sul mistero di Babbo Natale; la paura di un mostro nell’armadio; il virus intestinale che contagia tutta la famiglia. Lo zio Øyvind, gravemente malato, amatissimo dai nipotini che ha un marito invece di una moglie, ma va bene così. Toccando con garbo e delicatezza i temi dell’accettazione, del mettersi in gioco e del coraggio, del lutto e della nascita. Del ridere di tutto e di nulla. In fondo, un romanzo d’avventura, dove la noia, piaga del nostro tempo, non esiste perché non c’è il tempo di annoiarsi, per Ida, Oscar e la sua famiglia.

 

 

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