Alfred e la gogna di Jesper Wung-Sung ed illustrato da Peppo Bianchessi, uovonero, 2024

Redazione

 

Una storia sulla diversità, sull’inclusione, sulla libertà d’espressione, sul passaggio all’età adulta… e su Alfred, che dalla gogna grida a gran voce il suo dissenso per trovare il suo posto nel mondo.

Alfred vive di ortaggi ammuffiti che la gente si diverte a lanciargli addosso e viene schernito da tutti. Un giorno una fanciulla di nome Rebekka sembra vedere in lui qualcosa oltre al “matto del villaggio”, inizia a parlargli e a dargli lezioni di buone maniere nella speranza che, prima o poi, riuscirà a trovare le parole giuste per chiedere la grazia al giovane sovrano, così diverso dai suoi austeri e rigidi predecessori.

Sarà forse grazie alla ragazza che crede in lui, all’indole pacata e riflessiva del nuovo re e ai suoi amici ratti che non lo perdono mai di vista, che Alfred imparerà a gestire la rabbia (più o meno) fino a una conclusione inaspettata, umoristica e in pieno stile fiabesco.

Scritto attingendo dall’eredità dei modelli classici di Hans Christian Andersen e dei fratelli Grimm, Alfred e la gogna è ambientato in una geografia indefinita e senza tempo e utilizza un linguaggio colorito e non edulcorato per tracciare un percorso fatto di “eroiche” prove da superare pur non uscendo mai dalla piazza in cui è esposta la gogna e incontri con personaggi indimenticabili e fuori dagli schemi.

 

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