Echi sinistri – Una nuova indagine del commissario Spiro Fusco di Fabio Giorgino, Mursia, 2024

Redazione

 

Il cadavere di una ragazza viene rinvenuto nelle acque del Mar Piccolo di Taranto: sembra essersi buttata dal ponte Punta Penna, ma i primi rilievi rendono l’ipotesi del suicidio poco credibile. Il commissario Fusco si trova ad affrontare una nuova indagine proprio nel giorno in cui un messaggio anonimo lasciato nella cassetta della posta lo riporta indietro di ventidue anni, costringendolo a riprendere le fila di una vicenda personale che credeva morta e sepolta. Chi è a conoscenza del suo torbido segreto oltre all’amico Enrico Vanoli? Si tratta di vendetta o ricatto? Nella seconda avventura di Spiro Fusco, echi sinistri risuonano dal passato per svelare le origini del suo spirito oscuro.

Incipit: «Un’alba lattiginosa e umida preannunciava una di quelle giornate in cui Spiro Fusco, con buona probabilità, avrebbe dovuto ingurgitare almeno milleduecento milligrammi di ibuprofene nell’arco delle dodici ore per alleviare quella che lui definiva «cefalea da aria pesante». Uscì di casa per ritirare la pattumella dell’umido e rientrando si fermò davanti alla cassetta della posta: dalla feritoia s’intravedeva qualcosa all’interno. Poggiò la pattumella a terra tremando per il freddo e inserì la mano nello sportello, pinzò fra indice e medio l’angolo di un foglietto di carta e lo tirò fuori. Era piegato in due. Lo aprì e lesse le due sole righe scritte con una grafia quasi illeggibile. Sentì di colpo il cuore accelerare e un flusso caldo alla gola. Rilesse una seconda e una terza volta. Una sola frase e una data, un richiamo sinistro a giorni ormai lontani».

 

 

Lascia un commento