Saresti così bella di Holly Bourne, Camelozampa, 2024

Redazione

 

Nel mondo di Belle e Joni ci sono solo due opzioni, per una ragazza. Seguire le regole della Dottrina, come fa Belle: applicare la Maschera, curare il proprio Look, incassare le attenzioni dei maschi sempre come un complimento. Essere una Bellissima. Oppure ribellarsi alle imposizioni, come fa Joni: non truccarsi, non badare al proprio aspetto, cercare il riscatto attraverso lo studio. E diventare una Discutibile.

E se ci fosse un’altra scelta? Cambiare le regole, rivendicare il proprio valore, trovare una via di uscita?

Saresti così bella è una distopia che assomiglia paurosamente alla nostra quotidianità, pervasa di continue pressioni e violenze verso le donne. È la storia di due ragazze, Belle e Joni, che vivono la vita di tutte le adolescenti: la scuola, le relazioni con i coetanei. Due esistenze che sembrano perfettamente normali, nei due opposti modi in cui una ragazza può porsi rispetto alla società: omologarsi alle regole che la vogliono bellissima e compiacente, oppure ribellarsi, pagando il prezzo di diventare un’esclusa.

Un romanzo che subito richiama alla mente Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood, o Solo per sempre tua di Louise O’Neill, ma se ne discosta nel fatto che quella rappresentata non è una società chiaramente distopica e collocata in un tempo “altro”. Al contrario, il mondo di Belle e Joni non ha nulla di diverso da quello in cui viviamo quotidianamente, se non per l’esplicitazione delle regole per noi implicite, in quella che viene chiamata la Dottrina. È il nostro mondo, ma raccontato attraverso la lente di una distopia.

Una lettura che è come un pugno nello stomaco, per il modo in cui chirurgicamente mette a nudo le molteplici dinamiche che condizionano praticamente ogni aspetto della vita di ragazze e donne. Dalla necessità di curare ossessivamente il proprio aspetto, anche mettendo a rischio la propria salute (ma senza mai far trasparire lo sforzo richiesto), alle molte forme di violenza di cui la quotidianità è pervasa, rese più terribili dal fatto di doverle considerare come “complimenti”, dato che l’attenzione dei maschi è l’obiettivo ultimo a cui puntare.

Ogni ragazza o donna troverà sicuramente qualche esperienza di vita vissuta in cui riconoscersi. E ogni ragazzo dovrebbe leggere questo romanzo, per farsi un’idea di cosa significa crescere con un corpo femminile, in questa società.

 

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