Ma tu l’hai letto “Il giovane Holden”? di Valentino Ronchi, Graphe.it, 2024

Redazione

 

Una raccolta di versi che cattura l’attenzione per la sua capacità di frammentare la vita in sequenze ipnotiche di senso. Un caleidoscopio di incontri, situazioni e paesaggi cesellati tra le pagine, dove l’Hinterland di Milano si fonde con altre periferie più distanti, anche quelle dell’animo umano.

Lingua semplice legata al dialogo che porta alla luce epifanie del quotidiano, mentre il risvolto civile, quasi mai di denuncia ma più un’espressione di un sentimento laico, è uno degli architravi della poetica dell’autore lombardo. Versificare tagliente, ironico e irriverente che lega l’incontro tra il dettato lirico e un atteggiamento prosastico. 

 

L’appostamento

Struggente e irripetibile andare

per il paese io e te sotto i portici

(fa freddo, ne manca alle rondini)

in cerca del tuo innamorato,

il sabato, il pomeriggio dei bambini.

È lui? Mi pare di vederlo. Forse sì,

forse no. Aspetta, sì, eccolo,

dai, andiamo. E stringi più forte

la mano.

 

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