Io dormo nuda di Loredana Lorusso, Genesi editrice, 2024

di Roberta Positano

 

Nell’officina dell’Università della poesia J. R. Jimenez, diretta dal prof Daniele Giancane, è un pullulare di idee, emozioni, pensieri sensazioni che ogni giorno arricchiscono gli scrigni dei poeti  partecipanti. Sono ricominciati i lunedì letterari e ogni volta nel salire le scale della libreria Roma si prova una maggiore leggerezza nel cuore e mille idee nella testa, con nuove finestre che si aprono nel mondo delle emozioni. Ieri sera è stata lo scricciolo Loredana Lorusso a portarci nel mondo dell’eros con il suo libro “Io dormo nuda”, prefazione di Paolo Polvani.

La copertina “Notte di settembre”  opera di Antonio Squicciarini invita ad una nuova emozione visiva. Una donna nuda, prona, sdraiata su triangoli colorati, dai capelli civettuolamente agghindati con un fiore rosa, raccolti disordinatamente in una lunga coda di cavallo ha il volto girato ad ammirare una bianca luna piena, mentre le braccia sono morbidamente poggiate sul bianco guanciale. Ma la stranezza della figura è ancora più rilevante essendo divisa cromaticamente in due sezioni quasi a presentare una donna con più io.

Loredana Lorusso, biologa, ricercatrice, nutrizionista entra magicamente nel labirinto dell’eros; con disinvoltura, con naturalezza ci racconta di orgasmi, di baci, di desideri nel mondo della sensualità  che diventa il mondo quotidiano ma è anche il mondo del mistero che vive e si esercita dietro la porta dell’intimità.

L’eros è in ogni dove ci dice è nel toccarci, nel guardarci perché l’eros è comunicazione; perché l’eros è gioco, piacere è mettere a nudo la parte emotiva di ciascuno di noi, è mostrare il lato debole, è offrire la giugulare all’altro in un clima distensivo e di fiducia in un mondo, quello dell’intimità che dovrebbe essere il mondo in cui vivere liberamente noi stessi.

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