Poesia di Arthur Rimbaud

scelta da Barbara Gortan

 

Non dirò parola, non penserò più a niente:

ma infinito mi salirà l’amore in fondo

al petto, e andrò nella Natura vagabondo

ben lontano, come una donna lietamente.

 

I carri d’argento e di rame –

Le prue d’acciaio e d’argento –

Battono la schiuma, – I ceppi dei rovi sollevano.

Le correnti della landa, E i solchi immensi del riflusso, Verso est filano in circolo, Verso i pali della foresta,-

Verso i fusti della diga,

Urtata all’angolo da turbini di luce.

(In Arthur Rimbaud, Garzanti,1977)

 

(In copertina: fotografia di Giorgia Fiorio [particolare])

 

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