La civiltà delle cattive maniere – Il diritto all’odio e la fine del rispetto umano di Silvio Maresca, Armando Editore, 2024

Redazione 

Un libro che contiene i contributi di Virginia Ciaravolo, Stefano D’Errico, Fabio Gabrielli, Enrico Garlaschelli, Antonio Lo Iacono.
Le buone maniere non sono solo galateo, sono parte inscindibile di una cultura e di uno stile di vita, sono regolatrici di emozioni e istinti. Nelle società contemporanee, segnate dalla dissoluzione di una Legge condivisa, del Super-Io, delle grandi narrazioni, cambia la struttura psichica e sociale, si moltiplicano le spinte narcisistiche, l’edonismo compulsivo, le ossessioni identitarie individuali e collettive. L’Altro diventa Amico, Nemico, Straniero, oppure scompare e diventa irrilevante. E l’estraneità produce perturbamento, regressione, paranoia, ritorno del pensiero magico. Il Web aggrava lo scenario: le piattaforme digitali sono potentissimi acceleratori di individualismo, narcisismo, tribalismo, e demolitrici di ogni forma di buone maniere.

«Nelle esplosioni di violenza e aggressività online spesso si esplicita un’aperta rivendicazione del diritto alla cattiveria e all’odio, un rifiuto del buonismo identificato con ipocrisia e falsità. La radicalizzazione dello spirito critico ha portato ad una cultura del sospetto generalizzato. Il sospetto può portare a paranoia e alla volontà di smascheramento. Se tutto è sospetto e cela interessi e speculazioni, nulla può
legittimamente arginare il mio proprio interesse, ed io ho diritto di esercitare odio e cattiveria per sventare gli altruiodi e cattiverie»

 

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