Il nucleare non fa bene al clima di Hervé Kempf, Einaudi, 2024

di Sandro Marano

 

Hervé Kempf, caporedattore del quotidiano ecologista “Reporterre” da lui fondato, è un giornalista francese noto per la sua convinta militanza ambientalista. Il nucleare non fa bene al clima è un agile pamphlet scritto nel 2022, ma tradotto e pubblicato nel 2024 da Einaudi nella collana “Vele”. Riportiamo il sommario che compare in copertina: «Una strana ossessione: scommettere su un’energia divenuta marginale nel mondo, più costosa delle rinnovabili e causa di rischi incommensurabili. Ma il nucleare non è solo il segno del fallimento di una classe dirigente. Esso esprime una visione del mondo superata, che sogna una crescita senza limiti. Di fronte al clima che cambia ci serve un’economia sobria fondata sulle energie rinnovabili».

In poco più di cinquanta pagine, con argomentazioni serrate, rigorose ed attente ai dati ed avendo presente, in particolare, la situazione della Francia, che in Europa è la Nazione capofila del rilancio del nucleare, Kempf smonta tutte le argomentazioni solitamente usate per giustificare la necessità d’un ritorno al nucleare. Prima fra tutte quella che lo ritiene indispensabile per la transizione ecologica, dal momento che non produce gas che alterano il clima. Vivamente consigliato ai politici di casa nostra sedotti dalla sirena del nucleare.

 

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