Poesia di Stefano Modeo

Scelta da Barbara Gortan

 

Due mari

Lungo la linea dei due mari, la città s’arrocca in una nuvolaglia grigio-scura.

I delfini a volte arrivano sino alle boe

sotto i piloni, dove il sole

fa il cielo arancione. Strano,

è solo un giorno senza vento, scandito dall’andamento delle auto. Ma un legno

s’è appruato su una roccia

sottraendosi all’approdo – non c’è suono nel ventre del golfo, solo il coro

stridente dei gabbiani.

Risale per le vie una verità,

un risentimento delle case,

delle strade. Ma la speranza

non si prende i suoi torti,

restiamo ostili con desiderio

se il vento riprende, nostro tormento.

(Da Partire da qui, Interno Poesia, 2024)

 

Lascia un commento