La vecchia casa sul canale di Thomas Harding ed illustrato da Britta Teckentrup, uovonero, 2024

Redazione

 

La vecchia casa sul canale racconta di un edificio pieno di storia, che nell’arco dei secoli ha vissuto molte vite: è stato costruito, vissuto, danneggiato dalle intemperie e riparato di nuovo; ci hanno abitato persone ricche e persone povere ed è stato un nascondiglio per coloro che vi si sono rifugiati durante la persecuzione degli ebrei in Europa, come la famiglia di Anne Frank, che lì ha trovato protezione per due anni. La secolare abitazione ha conservato, come una gemma preziosa, il diario scritto dalla ragazzina, che suo padre ha letto con il cuore spezzato e le lacrime agli occhi per poi condividerlo con la sua famiglia, con gli amici e infine con il mondo intero.

Spiegare la Shoah e il significato della Giornata della Memoria può non essere semplice quando il nostro interlocutore è un bambino e Thomas Harding e Britta Teckentrup si accostano al tema attraverso un’opera innovativa, che si allontana dalla narrazione più classica offrendo diversi livelli di lettura.

Attraverso una scrittura chiara, sintetica e allo stesso tempo piacevolmente narrativa, Harding racconta con tatto e delicatezza anche gli avvenimenti più cruenti, come la morte degli abitanti della casa o i rastrellamenti nazisti, mentre le sbalorditive illustrazioni di Teckentrup, tra gli inaspettati contrasti di luce, l’espressività del tratto e le scenografiche aperture di campo, rendono la casa viva davanti agli occhi del lettore.

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