Fare Verde La terra e la rugiada, edizioni Eclettica, 2021

di Sandro Marano

 

La storia di un’associazione è la storia delle donne e degli uomini che ne fanno parte, delle loro idee, dei loro sogni, dei loro progetti, delle loro ambizioni. È in senso lato una biografia collettiva. Non è un caso, né tantomeno un vezzo retorico, se l’autore esordisce con queste parole: «L’estensore di queste note, in verità, non può considerarsi il vero autore di questo libro. Il vero autore sono i volontari dell’associazione, le donne e gli uomini di Fare Verde, che nel corso degli anni, con spirito di convivialità e non di rado di abnegazione, hanno dedicato una parte del loro tempo, delle loro energie, il loro entusiasmo e le loro speranze a far crescere una comunità, a difendere e divulgare un’idea diversa di ecologia».

Proprio per questa ragione, dopo la prima parte dedicata alla storia dell’associazione, nella seconda parte dell’agile testo l’autore ha raccolto, senza alcuna pretesa di esaustività, le testimonianze di alcuni iscritti e dirigenti dell’associazione che illustrano motivazioni e scelte personali di vita, non di rado toccanti, che li spinsero ad entrare in Fare Verde. Per tutti fondamentale fu l’incontro col fondatore dell’associazione, Paolo Colli, prematuramente scomparso il 25 marzo 2005 all’età di quarantaquattro anni per una leucemia contratta in Kossovo dove si recava a portare aiuti ai bambini delle varie etnie, vittime innocenti d’una guerra nel cuore d’Europa.

Paolo fu un ecologista a tutto tondo, una figura carismatica. Il suo maggiore insegnamento, ad avviso dell’autore, fu che donare qualcosa di se stessi agli altri e alla Natura vivente ci arricchisce, dà un senso alla nostra vita. Facendo suo il pensiero di Alex Langer, che invitava i movimenti verdi a cercare una sintesi di valori tanto di destra che di sinistra, Paolo fece in modo che Fare Verde fosse autonoma dai partiti e dai gruppi di pressione economici, riunendo intorno ad un’idea forte, da tutt’Italia, una comunità umana. Ben presto a Fare Verde si avvicinarono persone d’ogni provenienza politica e culturale accomunate dal metodo del volontariato e dalla critica al modello di sviluppo capitalistico.

Se il sottotitolo Storia di un’associazione eretica, idee per un’ecologia profonda circoscrive dunque e fissa l’argomento del libro, il titolo invece fa riferimento ad un emistichio d’un verso di Ezra Pound tratto dai Pisan cantos, che risplende per forza e bellezza poetica: «la pigrizia di conoscere la terra e la rugiada». Si tratta a ben vedere di uno straordinario compendio di quel che è in nuce l’ecologia: rifiuto d’un modello economico e sociale che stravolge i ritmi naturali e mette i valori economici sopra quelli etico-politici, ignorando che il vero progresso non può che fondarsi sul rispetto della Natura vivente.

 

 

Lascia un commento