Candidatura de “La Vallisa” al Premio Nobel per la letteratura

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La proposta di una candidatura del gruppo La Vallisa al Premio Nobel per la letteratura è una novità assoluta. La grande onorificenza è stata assegnata sempre a singoli uomini-donne che si sono distinti per i loro scritti, il cui valore è caduto a cascata beneficamente sull’intera umanità.

Ora, se il fine è quello di creare momenti di letterarietà, di salvaguardia e diffusione dell’humanitas, la candidatura del gruppo de La Vallisa ha di fatto una sua ratio.

La Vallisa esiste dal 1981, e nel 2025 è arrivata a pubblicare il suo numero 123; sicché oltre a essere la rivista letteraria più longeva dell’Italia meridionale, pubblicando poesia, narrativa, critica letteraria di diversi scrittori, ha certamente dato spazio e amplificato voci poetiche che diversamente sarebbero rimaste nel silenzio.

Non solo: il Gruppo ha avviato nel corso dei decenni una collaborazione costante con poeti di diverse latitudini; spiccano ad esempio le collaborazioni con poeti serbi, albanesi, kosovari, spagnoli, polacchi, portoghesi, maltesi, greci, montenegrini; e le varie collaborazioni si sono realizzate per convegni, reading, pubblicazioni bilingue. Importanti sono stati i collegamenti di promozione con la cultura arbereshe.

Un’attività continua e capillare di letterarietà tesa a unire etnie e popoli differenti, esaltandone gli aspetti comuni di affratellamento.

Un altro grande merito del Gruppo de La Vallisa è stato come nei diversi decenni di attività militante abbia diffuso la parola poetica in luoghi diversi, come le carceri, le parrocchie, le scuole, i centri culturali; un’attività a volte funambolica, strutturata anche metodologicamente, tanto da essere oggetto di studio e riflessioni in tesi di laurea nelle università.

Il lavoro appassionato esplicato in più di quattro decenni, giustifica la candidatura del Gruppo La Vallisa al Nobel per la letteratura, evidentemente in linea con la stessa filosofia del Premio.

Ora, a sostenere l’iniziativa, si stanno attivando associazioni culturali ed enti, e la Candidatura per l’assegnazione del Nobel è in fase di formalizzazione scritta in svedese all’Accademia.

In nuce vi è l’idea di un riconoscimento da assegnare a un Gruppo più che a un singolo, ovvero a un “Noi”, così tanto auspicabile in un mondo percorso da egoismi e individualismi.

Sarebbe anche un riconoscimento al Sud dell’Italia, quel Sud che sa rialzarsi e giocare la partita con la sua soggettività e con la forza delle idee.

La seguente informazione, allora, sia considerata un appello a quanti potranno sostenere l’iniziativa, come ‘sponsor’ culturali, in difesa della civiltà, della testimonianza umana e della visione democratica del “Noi”.

 

 

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